Mostra fotografica Dario Apostoli
Mühlemattstrasse 33 | appunti
prorogata fino al 15 maggio
09/04/2022 - ore 18.00, 15/05/2022 - ore 18.00
Bottega del Consorzio Creativo, Via dello Zono,5 - Modena
ingresso libero
N.B.: è possibile prenotarsi per le visite con l’autore.
Per info su giorni e orari scrivere a: marcobottazzi68@gmail.com
orari
Sabato 14 maggio, in occasione della Notte Europea dei Musei, la mostra resterà aperta fino alle 23.
Sabato
10.00 – 12.00
17.00 – 19.30
Domenica
10.00 – 12.00
Questo percorso fotografico abbraccia un periodo di 5 anni, periodo durante il quale sono stato costantemente e profondamente in contatto con me stesso, con le parti più nascoste e segrete del mio Essere.
Quello che dicono le immagini è quello che ho illuminato.
Dario Apostoli
Dario Apostoli
Nasce a Berna nel 1970. Sin da ragazzo, avendo subito il fascino della camera oscura, si dedica alla sua grande passione: la fotografia. Per ogni progetto cura personalmente lo sviluppo e la stampa. Ha partecipato a numerosi corsi e work-shop affinando la sua conoscenza delle tecniche e della storia della fotografia italiana e internazionale. Insegna fotografia in corsi per enti pubblici e privati. Dal 2008 sperimenta il cinema filmando cortometraggi con il telefono cellulare. Ha all’attivo, oltre a varie pubblicazioni, numerose mostre e proiezioni sia personali che collettive.
Scrive Orietta Bay:
“Fotografia come rivelazione potrebbe essere, a mio sentire, il sottotitolo di questo intenso progetto di Dario Apostoli. Un viaggio interiore carico di domande e in cerca di risposte. Siamo sempre in un sotteso affanno per cercare di capire chi siamo, dove stiamo andando e cosa ci fa sentire appagati o a volte delusi. Un accumulo di esperienze. Scelte importanti ma anche fatti che ci son sembrati banali ci costruiscono e di questo siamo il frutto. “Persone a tempo” che non si accontentano di viverlo. Ci ostiniamo nel comprendere quale è il nostro destino-desiderio per arrivare a conoscere noi stessi. Per Dario Apostoli un momento speciale, decisivo, il filo di Arianna per ritrovarsi è stato un regalo dall’apparenza semplice, come può esserlo una scatola di fotografie, che il padre, autore di quelle immagini, gli ha donato come un tesoro da custodire. Una sorta di vaso di Pandora che riesce a riportare alla luce ciò di cui si erano affievolite le tracce.Da qui i ricordi, memorie storiche della famiglia, che riemergono e come fili di trama ed ordito ricompongono il tessuto della vita. Rimbalzano tra mente e cuore, in un accumulo di sensazioni che scuotono e diventano molto di più che volti e luoghi amati. Sono presenze che ritornano e che Dario sente nuovamente accanto. Ampliano i pensieri, li dilatano facendo rivivere il tempo andato. Fermi immagine che riescono a scorrere a ritroso ed offrono nuova interpretazione. Rinsaldano i legami, li cuciono affinché non si possano più staccare. Sovrapposizioni che si integrano per fare chiarezza. Particolari che raccontano momenti che si erano nascosti tra le pieghe della memoria e riaffiorano carichi di nostalgia e calore. La vita ripopolata di una moltitudine di episodi, quelli che l’hanno resa unica, inconfondibile, Sua. Immagini che riescono a catturare il nostro sguardo e creano un racconto empatico. Magia del ricordo colorata di delicatezza e desiderio di trattenere ciò che prima di quel regalo sembrava sfuggire. Una rievocazione che diventa meditazione. Davanti a queste fotografie abbiamo la sensazione di sentire riecheggiare anche le voci, i suoni e persino i profumi. Scelta felice quella di sottolineare, grazie alle doppie esposizioni, l’abbondanza delle emozioni provate. Una sorta di sedimentazione che, scossa, lascia trasparire molteplici tracce. Intrigante la dominante cromatica e i voluti nascondimenti a generare una patina di silente aspettativa che veste di nostalgia tutto il percorso. L’intimità e la concentrazione sono valorizzate dal taglio quadrato. Immagini cariche di appunti di vita in una sequenza che accompagna e svela. Un invito a partecipare e in silenzio, forse, ripensare a come sarebbe emozionante e vivificante ritrovare anche nella nostra vita una “Scatola di fotografie” come il tesoro dell’amore vissuto nelle nostre famiglie.”