Incontro con l’autore: “PICCOLE BALLATE NERE'” di GIULIO LUPPI

Venerdì 14 febbraio 2025 alle 18:00 Giulio Luppi converserà con Claudio Gavioli per presentare il suo libro PICCOLE BALLATE NERE – Edizioni Artestampa

Il libro di Giulio Luppi sarà presentato presso LIBRERIA FELTRINELLI MODENA, Via Cesare Battisti, 17

Scrive l’autore: Le “Piccole ballate nere” sono i soffi sinistri della nostra esistenza, gli incontri che non vorremmo mai fare, le zone inquietanti della nostra coscienza, le paure che ci assalgono a notte fonda e non ci fanno dormire; oppure l’irruzione dell’insolito, dell’inspiegabile e dell’improbabile in una qualsiasi, apparentemente normale, giornata della settimana. E dove, non di rado, si affaccia l’elemento fantastico, misterioso o surreale, che è comunque la cifra della mia scrittura e delle mie storie. Qualcuno vi troverà anche ironia e un certo lirismo ed è quanto di meglio, come autore, mi possa augurare.
Dentro le ballate: Se qualcuno mi chiede perché abbia voluto scrivere queste sedici ballate nere risponderò che si tratta di un percorso spontaneo, frutto sia di una naturale esigenza che di una piccola scommessa con me stesso. Mi spiego: in questi racconti c’è tutta la mia cifra stilistica e letteraria, ma anche i miei temi preferiti e sui quali mi piace soffermarmi, vale a dire le varie forme di solitudine, gli amori non corrisposti o maledetti, l’angoscia esistenziale e le conseguenti domande metafisiche, le paure quotidiane, la follia, la necessità di una spiritualità avulsa preferibilmente da una connotazione religiosa ma di cui avverto la mancanza nella vita del nostro tempo e poi il senso di estraneità, il tema del doppio e del soprannaturale. E dunque anche l’irruzione dell’insolito o dell’improbabile, degli aspetti surreali e misteriosi che popolano il nostro vivere. La piccola scommessa con me stesso di cui ho parlato poco sopra riguarda invece la capacità di riuscire a dare una connotazione cupa, o sinistra, alle mie storie.  Da qui il termine nero, corrispettivo del francese noir ma ben consolidato nel nostro linguaggio corrente, tanto che il termine francese è forse più efficace per definire l’atmosfera di un film o di un libro e lo utilizziamo con maggior frequenza rispetto al vocabolo italiano. Per quanto riguarda il termine ballate, senza farla troppo lunga, nasce dalla mia passione per quelle che sono le tipiche ballads inglesi o irlandesi o anche americane, in ambito musicale folk o popolare. E siccome ho scritto molte canzoni che hanno la tipica struttura della ballata, quella musicale moderna ovviamente e quindi caratterizzata da un ritmo lento, mi sono appropriato di questo termine per descrivere le mie storie. Anche se c’è una tradizione molto prolifica di canti poetici o ballate in letteratura e in poesia, fin dai tempi di Petrarca e Dante. E all’estero, poeti come Coleridge, lo scozzese Robert Burns o anche Poe, Stevenson o Wilde si sono misurati con la ballata. Se la penso tradotta in musica mi viene da pensare a John Barleycorn nella versione dei Traffic, esemplare ballata basata su arpeggio di chitarra e flauto che parla di una leggenda inglese modernizzata proprio da Robert Burns. E naturalmente sono innumerevoli le ballate musicali che ci ha regalato il rock, il folk o il pop. Ma a me piace chiamarle, in alternativa, favole nere, proprio perché anche le storie d’amore, di cui parlo comunque il più delle volte, hanno risvolti tristi o senza speranza. Questo non impedisce che anche il registro dell’ironia o della trasgressione abbiano una loro parte in più di una circostanza. A livello immaginativo le influenze che letterariamente ho avvertito maggiormente sono probabilmente quelle di Dino Buzzati, di Simenon, in parte di Jean Claude Izzo, ma forse le suggestioni maggiori nascono da certo cinema francese, Jean Pierre Melville e Claude Chabrol su tutti e anche il mio vecchio amore Francois Truffaut.

GIULIO LUPPI è nato nel 1957 e vive e lavora a Modena come cronista e giornalista sportivo. Ha scritto un centinaio di canzoni e si è esibito in vari spettacoli cantando cover di Leonard Cohen. Ha iniziato a scrivere da adolescente ma ha pubblicato il suo primo libro nel 2018, Soprannome Dreamer, una raccolta di racconti fantaesistenziali per Artestampa. Con la stessa casa editrice ha poi pubblicato una raccolta di articoli sportivi intitolato Quelli della via Emilia, nel 2020. Ritorna ai racconti con L’ombra mi è amica, nel 2021 per Corsiero e per lo stesso editore pubblica, nel 2023, il romanzo Prima che faccia notte. Piccole ballate nere è la sua prima raccolta di racconti noir.

CLAUDIO GAVIOLI è nato a Modena dove svolge la professione di medico. Per oltre vent’anni è stato medico sociale del Modena Calcio. Da tempo si dedica alla letteratura, ha pubblicato sette romanzi e una raccolta di racconti. Ha frequentato il DAMS di Bologna con indirizzo cinema e teatro e collabora con la “Il Resto del Carlino”. Collabora inoltre con Emilia-Romagna Teatro per “aggiustare” i malanni degli attori in scena sui palcoscenici della città. Ha all’attivo sette romanzi e diverse raccolte di racconti, l’ultima delle quali, Sul filo dell’equilibrista, è stata pubblicata nel novembre 2023 da Incontri editrice.

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