Tra le righe: da un libro una parola
“Da ogni libro una parola. Emblema del racconto e promessa di nuove narrazioni”. Massimo Baraldi, Luca Zanni e Marco Barozzi animano un nuovo ciclo di incontri: sei opere letterarie, sei parole chiave.
“Da ogni libro una parola. Emblema del racconto e promessa di nuove narrazioni”. Massimo Baraldi, Luca Zanni e Marco Barozzi animano un nuovo ciclo di incontri: sei opere letterarie, sei parole chiave.
Nicola Bertellotti è sicuramente uno dei fotografi italiani più rappresentativi nel panorama internazionale. Fotografa luoghi che hanno perso un reale frequentazione umana ma che hanno mantenuto la presenza di un fantasma dell’uomo.
Isa Malagò presenta L’incantesimo del tempo, il secondo romanzo della saga fantasy iniziata con L’albero di Dafne.
Un racconto fotografico che rende omaggio al poeta e agricoltore reggiano Lenin Montanari Nel suo casale, tra Bagnolo in Piano e Novellara, Simonazzi aveva scattato già nel 2012 e lì è tornato in anni più recenti, completando un lavoro che si è tradotto in una mostra e in un libro fotografico, che sarà presentato al Consorzio il 20 ottobre.
Manuela Vaccari e Nadia Malverti , tra Amburgo e Lazise, hanno creato nove riquadri in circa nove mesi: compongono in forma di scacchiera un’opera pittorica unitaria e organica, che abbiamo chiamato GIÑO & JÖE, Amiche di matita.
Mercoledì 24 agosto Gabriele Ugolini presenta il progetto fotografico “Il muro sopra il cielo della Fiat” dialogando con Claudio Gavioli. La mostra allestita a San Cesario sul Panaro a Villa Boschetti, sarà aperta fino al 28 agosto, tutte le sere a partire dalle ore 19.00.
La voce di Marinella, accompagnata alla chitarra e al pianoforte di Luca Centin, ripercorreranno le canzoni di Fabrizio De André, Francesco Guccini, Rino Gaetano e Francesco De Gregori, attraverso una reinterpretazione dei loro brani.
L’occhio di Elena Ferrarini cattura i dieci anni dal terremoto che sconvolse la sua città, San Felice sul Panaro. Una serie in bianco e nero che racconta la storia del territorio e della comunità colpiti da questo trauma
A cento anni dalla nascita dell’astrofisica Margherita Hack, Isabella Dapinguente ha ideato uno spettacolo che, fra narrazione e musica, racconta la vita e le convinzioni di una donna libera.
Il romanzo usa la parodia per raccontare con ironia e leggerezza la società di oggi, tra crisi mistiche e opportunismi, derive ascetiche e bassezze morali. L’autore gioca con la narrativa statunitense e le serie televisive, riuscendo a creare un testo originale e divertente incentrato sulle figure bizzarre ma umanissime dei numerosi personaggi.