“Il cielo sopra al muro della FIAT” – mostra di Gabriele Ugolini
Mostra e serata di presentazione "Il cielo sopra al muro della FIAT" di Gabriele Ugolini
Dal 17 al 28 Agosto. Presentazione mercoledì 24 agosto
24/08/2022 - ore 19.30
Corso Libertà 49, San Cesario sul Panaro
ingresso libero
Nell’ambito della manifestazione “La nostra festa” prevista dal 17 al 28 agosto presso Villa Boschetti a San Cesario sul Panaro, sarà allestita la mostra fotografica di Gabriele Ugolini: la selezione di immagini è tratta dal libro “Il cielo sopra il muro della Fiat” dello stesso autore.
La Mostra apre ogni sera alle 19.00, con esclusione di lunedì 22.
Mercoledì 24 agosto, ore 19:30: Claudio Gavioli, medico e scrittore, converserà con l’autore sul tema del libro e delle foto che lo compongono
Scatti caratterizzati da un cromatismo carico e ricercato, raccontano la periferia (la fabbrica oltre il muro è la New Holland) con lo sguardo di Gabriele Ugolini.
Gabriele Ugolini è nato in provincia di Modena e quasi subito si é trasferito in città, in Via delle Suore, dove abita ancor oggi. Ha iniziato a fotografare giovanissimo, poi una lunga pausa intervallata da un breve periodo dedicato al video. Nel 2008 il ritorno alla fotocamera; un ‘medium’ che usa in piena libertà da canoni e ortodossie. Preferisce infatti immaginare e suggerire, più che descrivere, illustrare, documentare. Dal 2010 ha esposto in diverse personali e collettive. Apprezza il dialogo con altre forme espressive. E’ coautore di due libri di poesie e foto pubblicati nel 2017 e 2018. Nel 2014 l’incontro con l’Associazione Culturale Consorzio Creativo di Modena: un ‘punto di svolta’ e un ulteriore stimolo verso la cultura, l’arte e la contaminazione fra diverse discipline.
«In vari periodi della mia vita, da appassionato di fotografia, ho scattato foto del muto che avevo di fronte. Facendo la passeggiata, questo muro non mi lasciava guardare dentro. In realtà, non mi interessava guardare dentro. Ho invece imparato a guardare in alto. Sopra il muro. Uno stimolo per portare gli occhi verso il cielo. E immaginavo ferri colorati, architetture, vetri. E intanto immaginavo di farle diventare macchie cromatiche. E il progetto è nato piano piano pensando a una luce forte».